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Il Museo Guerra e Resistenza

Inaugurato nel 2008, con sede nel Comune, è una tappa del “Museo Diffuso della Memoria e degli Ambienti Montanari e Partigiani“. Il museo propone, attraverso pannelli e fotografie, un percorso di riflessione sulle conseguenze della seconda guerra mondiale nel territorio della Valle Stura. Sono così ripercorse le guerre fasciste con gli attacchi a Francia, Grecia e Russia tra il 1940 e il 1943, e i venti mesi di guerra partigiana fino alla Liberazione. Con la Banda “Italia Libera” nasce il nucleo dirigente delle future formazioni GL, e i valloriani Gino Renaudo (morto in combattimento in Valle Grana nel 1945) e Nino Monaco (poi autore del volume “Pietà l’è morta”) diventarono figure di spicco nell’organizzazione militare della Resistenza. Anche Michelangelo Berardengo, cui è dedicata la piazza del Municipio, diventerà partigiano e poi sindaco del paese per vari anni. Sopra la porta d’ingresso al museo una lapide riporta l’elenco dei valloriani caduti nel corso della Guerra.

Il Museo diffuso della memoria di ambienti montanari

Questo museo diffuso nasce dall’incontro di più realtà: il Museo “Guerra e Resistenza in Valle Stura” e un allestimento etnografico posto nel Municipio, “Valle Stura in guerra 1940/1945“, di oggetti e strumenti della vita contadina e montanara. Più vasto è l’ultimo ambiente “museale”, quello del paesaggio naturale e umano costruito dalle borgate, dalle reti di sentieri e punti d’acqua, oltre che dalle cime Tajarè, Alpe, Beccas del Mezzodì, in cui si rintracciano le vicende della civiltà montanare e della Resistenza. Il Museo diffuso ha il fine di favorire la “lettura” di questi luoghi attraverso punti di informazione distribuiti sul territorio.